Chi ha scelto EPDItaly si racconta: Ceramiche Piemme

Sergio Bondavalli, amministratore delegato di Piemme Ceramiche

 

Ceramiche Piemme produce pavimenti e rivestimenti ceramici di qualità dal 1962. Passione, esperienza e studio delle tendenze sono i punti di forza di un’azienda con un’importante storia alle spalle e che ha come obiettivi principali l’eccellenza del prodotto, lo sviluppo tecnologico e il miglioramento dei processi. Grazie a una continua ricerca a 360° e a strumenti di ultima generazione, Piemme Ceramiche cura il prodotto dall’inizio alla fine, offrendo soluzioni progettuali ed estetiche sempre più performanti e in grado di soddisfare le diverse esigenze di architetti e designers. Le innovazioni tecniche e il nuovo impianto produttivo, inoltre, hanno permesso di ridurre i consumi energetici e di ottenere importanti vantaggi sulla qualità della produzione.

L’azienda emiliana ha deciso di affidarsi a EPDItaly per ottenere la certificazione EPD su una vasta gamma di prodotti.

A tale proposito, abbiamo intervistato Sergio Bondavalli, amministratore delegato di Piemme Ceramiche, che ci ha raccontato le motivazioni che hanno spinto la societĂ  ad adottare la certificazione EPD e quali sono i vantaggi di tale documento.

 

Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la certificazione volontaria EPD?

Industrie Ceramiche Piemme ha deciso di pubblicare una Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) come atto di responsabilità nei confronti dell’ambiente, dotandosi così di uno strumento competitivo per il posizionamento sul mercato, sia nazionale che estero. Tra le motivazioni principali, ci sono certamente trasparenza e credibilità: la certificazione EPD consente di comunicare in maniera trasparente e scientificamente validata le prestazioni ambientali del gres porcellanato lungo l’intero ciclo di vita. Altra importante motivazione è la ricerca di innovazione e miglioramento continuo: l’analisi LCA, ciclo di vita del prodotto, funzionale all’EPD permette di individuare i principali “hotspot ambientali” della filiera produttiva (energia, materie prime, logistica), fornendo indicazioni oggettive per l’ottimizzazione dei processi, il contenimento dei costi e lo sviluppo di prodotti sempre più performanti e sostenibili. C’è poi l’allineamento ai criteri normativi e ai CAM: la presenza di un’EPD rende i prodotti conformi ai Criteri Ambientali Minimi e ad altri requisiti normativi, consentendo la partecipazione a bandi pubblici e progetti edilizi che integrano protocolli di sostenibilità come LEED, BREEAM e schemi simili.
Infine non possiamo non parlare di vantaggio competitivo e accesso ai mercati internazionali: in un contesto di crescente attenzione ai parametri ESG, l’EPD diventa un requisito di base per entrare in mercati evoluti e collaborare con partner internazionali, permettendo all’azienda di differenziarsi dai concorrenti e consolidare la propria leadership nel settore ceramico.

 

Quale/i prodotto/i della sua azienda ha ottenuto la EPD? Quali sono le sue principali caratteristiche?

L’ EPD di Industrie Ceramiche Piemme riguarda tutti gli articoli (serie e colori) di spessore 8,5-9,5 mm in gres porcellanato con assorbimento d’acqua inferiore a 0,5% (gruppo BIA, piastrelle di ceramica pressate a secco), idonee per la posa sia in ambienti esterni che interni, a pavimento ed a rivestimento, in ambito residenziale e commerciale

Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?

La pubblicazione della EPD comporta diversi vantaggi: consente a Industrie Ceramiche Piemme di qualificarsi tra i fornitori delle pubbliche amministrazioni che adottano l’approccio del Green Procurement, dimostrando di poter fornire un contributo reale in termini di sostenibilità e di economia circolare; dà visibilità in Italia e oltre i nostri confini fornendo a progettisti e consumatori informazioni ambientali sull’intero ciclo di vita dei prodotti di Industrie Ceramiche Piemme. Per noi, l’EPD rappresenta un asset comunicativo di grande impatto: racconta a progettisti, clienti e investitori l’impegno verso l’economia circolare, l’efficienza energetica e la riduzione dell’impronta ambientale.

 

 Pensa che EPD Italy possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?

Si, certamente. EPD Italy contribuisce, facendo da garante, a diffondere informazioni ambientali trasparenti, comparabili e riconosciute sia in Italia che all’estero. Questo alza il livello del dibattito e obbliga le aziende a comunicare con dati, non con slogan.

Più si diffonde questa cultura, grazie alla pubblicazione delle EPD, più le aziende si confrontano e competono su dati ambientali reali. Si crea così un circolo virtuoso che porta le aziende ad interrogarsi su come rendere i processi produttivi più efficienti e con minor impatto ambientale.

 

Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?

Le normative ambientali dei paesi aderenti alla Unione Europea, sebbene possano differire da uno Stato aderente all’altro, sono comunque tutte allineate alle Direttive e Linee Guida condivise. L’Italia è uno dei paesi che ha normative e regolamenti ambientali più restrittivi. La presenza di prodotti italiani sostenibili all’interno di un Program Operator può senz’altro contribuire alla diffusione di tale informazione, contribuendo a qualificare ancor più il Made in Italy a livello internazionale.