Prima EPD pubblicata nel settore dei servizi di pulizia in ambienti ospedalieri

Intervista a Giorgia Nannini di Coopservice

Operativo a tutti gli effetti dal 2016 e a disposizione per le aziende che operano in tutti i settori merceologici, EPDItaly ha pubblicato la prima EPD in un settore nuovo, non inerente al mondo delle costruzioni. Si tratta del settore di servizi di pulizia in ambienti ospedalieri.

Come previsto dal regolamento del Program Operator, tale EPD ha subito un processo di Preliminary Evaluation in quanto assente una PCR specifica nel Programma EPDItaly.

Ricordiamo che le PCR (Product Category Rules) costituiscono il documento identificativo di ogni singolo gruppo di prodotti (categoria), a cui il produttore o fornitore di servizio deve fare riferimento per lo sviluppo di uno studio del ciclo di vita di un prodotto/servizio ai fini della redazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD). Esse sono sviluppate con l’obiettivo di rendere disponibili ai produttori di beni e fornitori di servizi delle regole comuni per: identificare univocamente le caratteristiche funzionali e prestazionali che caratterizzano la categoria di prodotto/ servizio; definire i criteri da utilizzare nello studio LCA dei prodotti/servizi appartenenti alla categoria; indicare le informazioni caratteristiche che devono essere riportate nella EPD.

L’EPD dei servizi di pulizia ospedalieri, non basandosi su una PCR specifica, risulta avere una validità di soli 18 mesi. La validità verrà adeguata alle regole del sistema EPD (5 anni) dopo l’aggiornamento della dichiarazione in conformità alla PCR del settore specifico, ad oggi, in via di sviluppo.

È da poco, infatti, iniziato in EPDItaly il processo di sviluppo della Product Category Rules del settore dei servizi di pulizia in ambienti ospedalieri.

Allo sviluppo della PCR partecipano diversi importanti soggetti: Coopservice S.Coop.p.A.; Sphera; Unimore; Unipd; Take Care International; Fimap SpA.

I tecnici di EPDItaly sono a disposizione per eventuali informazioni sullo sviluppo di nuove PCR laddove il mercato manifesti la necessità di pubblicare EPD in altre categorie di prodotto.

Coopservice è una delle prime aziende di servizi ad avere ottenuto la certificazione EPD. per questo motivo abbiamo scelto di intervistare Giorgia Nannini, Addetto ai sistemi della società di servizi.

Come mai avete scelto di certificare i servizi che offrite attraverso l’EPD?

La certificazione EPD permette di ottenere un vantaggio competitivo, in quanto rappresenta un elemento di distinzione del servizio e di differenziazione dell’offerta rispetto ai concorrenti che operano nello stesso settore. La scelta di certificare i servizi EPD risponde al crescente interesse verso la sostenibilità ambientale da parte dei clienti privati e delle pubbliche amministrazioni. La certificazione EDP ci permette di soddisfare le esigenze del cliente e garantire l’erogazione di un servizio sostenibile in ottica green.

Quali pensate che siano i principali vantaggi di cui si beneficia una azienda che sceglie di fare l’EPD? In generale per chi opera nel settore dei servizi esistono vantaggi ulteriori?

Avere una certificazione EPD permette di fornire al cliente dati sulle performance ambientali del servizio offerto e proporre soluzioni innovative per: ridurre il consumo di sostanze chimiche, che in forti concentrazioni possono risultare pericolose o inquinanti; risparmiare energia e acqua, ricorrendo a strumenti e metodologie di erogazione del servizio più efficienti e meno impattanti; fare scelte di acquisto più consapevoli, utilizzando prodotti che soddisfano precisi requisiti ambientali; limitare la produzione di rifiuti e le emissioni in atmosfera.

Il vostro è un settore particolare. Quanto conta la sostenibilità nel vostro tipo di lavoro?

Coopservice ha sviluppato negli anni un vero e proprio approccio “green” per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, recependo le indicazioni europee ed internazionali sugli aspetti ambientali e definendo un percorso finalizzato all’erogazione di un servizio sostenibile, da tutti i punti di vista: ambientale, economico e sociale.

Lo scopo principale perseguito è la graduale riduzione degli sprechi, l’ottimizzazione delle risorse impiegate tramite una gestione integrata di tutti gli aspetti del servizio e finalizzata al raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali: efficienza e risparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia e conseguente riduzione delle emissioni di CO2, riduzione dell’uso di sostanze pericolose e riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti.

I servizi a basso impatto ambientale sono identificati dal marchio Green Leaf by Coopservice, che ha ottenuto la certificazione Ecolabel a maggio 2020.

EPDItaly è una vetrina internazionale. Quanto questa caratteristica ha contribuito nella vostra scelta?

Se consideriamo che le aziende del Gruppo Coopservice operano in 10 paesi del mondo oltre l’Italia, la scelta di un marchio con visibilità internazionale è fondamentale per mantenere un vantaggio competitivo anche su questi mercati.

Secondo lei quali sono i vantaggi di avere un program operator italiano, rispetto a quelli di altri Paesi?

Avere un program operator italiano innanzitutto permette di gestire le comunicazioni in maniera rapida ed efficiente semplificando l’iter di certificazione e poi consente anche di ottenere informazioni mirate in base al proprio settore senza problemi a livello legislativo o di lingua.