Il percorso di accreditamento per EPDItaly

Pubblichiamo l’articolo di Emanuele Riva, Direttore del Dipartimento Certificazione e Ispezione di Accredia, redatto in occasione degli eventi di settembre.

Accredia è l’unico organismo nazionale di accreditamento nominato dal Governo italiano in conformità con l’applicazione del regolamento europeo 765/2008, ed è un’associazione riconosciuta, che opera senza fini di lucro, sotto la vigilanza del Ministero dello Sviluppo economico.

L’Italia è sempre stata attiva nello sviluppo di nuovi strumenti di comunicazione riguardanti gli impatti ambientali dei prodotti, come dimostrato dal numero di EPD italiane registrate nell’ International EPD System. Infatti, Accredia ha fornito l’accreditamento per l’International EPD System per oltre 10 anni. Questa esperienza è stata utilizzata in tutto il processo di riconoscimento e accreditamento dello schema EPDItaly.

Dopo la presentazione del programma EPDItaly da parte del proprietario dello schema (ICMQ) e l’approvazione del Comitato per l’attività di accreditamento e del Consiglio direttivo, è stata effettuata da Accredia un’analisi tecnica in base a tutti i requisiti normativi applicabili. La valutazione di questo documento ha avuto esito positivo a luglio 2017, confermando che EPDItaly è uno schema accreditabile e, di conseguenza, che qualsiasi organismo di valutazione della conformità (CAB) può richiedere l’accreditamento in Italia.

Seguendo la norma Iso 14025, la verifica della EPD serve a garantire che le informazioni ambientali siano affidabili e ottenute in conformità con la PCR pertinente attraverso uno studio sul ciclo di vita in conformità alla Iso 14040 e Iso 14044. Pertanto, è fondamentale che sia un organismo di terza parte indipendente accreditato ad attestare la correttezza dei metodi utilizzati e la veridicità dei dati e a condurre il processo di verifica.

L’accreditamento fornisce l’affidabilità al mercato di competenza, indipendenza e imparzialità. Inoltre, l’accreditamento rafforza la reputazione e la competitività dei soggetti possessori della certificazione, con benefici tangibili per gli organismi pubblici, le imprese e i consumatori che si affidano a questo tipo di servizi. Alle pubbliche amministrazioni l’accreditamento offre il supporto per la legislazione attraverso l’applicazione di standard internazionali. In questo modo la valutazione della conformità riduce la necessità di ulteriori leggi nazionali e integra anche le attività di vigilanza del mercato da esse intraprese. Inoltre, aiuta le pubbliche amministrazioni a scegliere un prodotto certificato da un CAB accreditato, assicurando che rispettino gli standard di servizio nel settore pubblico.

In considerazione di ciò, la legge 221 del 2015 si riferisce specificamente all’utilizzo di certificazioni ambientali ed energetiche emesse da organismi accreditati come strumento per promuovere un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale attraverso l’adozione di una serie di semplificazioni e incentivi, che riguardano le buone pratiche da parte delle imprese e dei consumatori.

Un esempio in Italia dell’applicazione di politiche di economia circolare è contenuto nella Building CAM «Criteri ambientali minimi» (decreto ministeriale dell’11 ottobre 2017) secondo cui per gli appalti pubblici verdi (GPP) uno dei modi di dimostrare il contenuto di materiale riciclato in un prodotto da costruzione è per mezzo di una EPD.